"Ho chiesto all’Intelligenza Artificiale di definire un possibile profilo del Cybercriminale del futuro. Mi dispiace deludervi, ma non mi ha sorpreso per nulla! Chiaramente, ci aspettiamo che il crimine si evolva parallelamente allo sviluppo tecnologico ed è ovvio che i futuri cybercriminali utilizzeranno un mix di tratti e competenze, con lo scopo di sfruttare al massimo le nuove opportunità offerte dalla tecnologia e dalle innovazioni digitali. Il cybercriminale del futuro, oltre ad ad una certa flessibilità cognitiva, si comporterà come un problem solver creativo e adattabile, con un pensiero strategico, utilizzando anche tecniche di manipolazione o persuasione. I suoi tratti personologici saranno narcisistici e agirà, oltre che per scopi svariati, anche in virtù di un grande bisogno di riconoscimento. Amerà operare nell’anonimato e sarà aperto a condivide le sue esperienze con pochi eletti e “colleghi” del settore. Probabilmente, continuerà a conservare un basso profilo personale, per evitare di essere identificato e riconosciuto.(...) - dall'editoriale del Dott. Mirco Turco
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