Al mio Nottario metto mano ogni giorno, scrivendo quello che è il
contrario di un Diario: se il “diario” accoglie le annotazioni diurne
della percezione, il “nottario” rivela i soprassalti notturni del
pensiero. Il mio Nottario non è dissimile dal Palais Ideal del postino
Ferdinand Cheval, assemblato pietra dopo pietra, notte dopo notte, in
decenni di semifolle lucidità: è questo il mandato a cui devo obbedire.
Senza libri a cui obbedire la vita perde senso: libri che siano
sorgenti, matrici, inizi, come lo è questo Nottario, crogiuolo di
possibili opere in corso. (Marco Ercolani)
La foto di copertina è di Paola Mongelli
La foto in quarta di copertina è di Chiara Romanini
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