“Ion Deaconescu, alla disperazione, allo schianto del dolore contrappone
i ricordi, tasselli di un mosaico che ricompongono il passato, lo
fissano in una dimensione di un tempo dilatato, un presente ampliato
secondo le esigenze della memoria che non ha confini, allarga e
restringe i ricordi continuamente, facendoli rivivere: “Adesso, ti sento
ovunque, nella mia stessa ombra, / nello specchio che rifiuta il mio
sguardo, / nella porta che non si chiude, / nel profumo delle lenzuola, /
ma soprattutto nella mia lacrima / che diventerà fiume, mare, oceano, /
abisso di effimera impermanenza”. Il miracolo della poesia è questo: la
parola che si fa luce, memoria, rinascita che sconfigge la morte”.
(Laura Garavaglia)
Ion Deaconescu (Romania) direttore dell’Accademia
Mondiale di Poesia Miahi Eminescu e dell’omonino Festival di Letteratura
che si svolge a Craiova, che ci ricorda come la poesia sia custode
della memoria.
Cover realizzata dall’artista Marco Tommaso Fiorillo
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