lunedì 27 aprile 2020

Le figlie delle onde di Valentina Madonna (I Quaderni del Bardo Edizioni)






















Durante i lavori di ristrutturazione di un antico palazzo nel centro storico della città vengono rinvenuti, nei sotterranei, i resti di una giovane donna sconosciuta. Il prezioso rosario che stringe tra le dita potrebbe forse rivelare la sua identità: l’iscrizione presente sulla medaglietta del monile rimanda all'Ancilla Domini, un collegio seicentesco poco distante, dal quale, in una notte d’estate del 1938, due studentesse, Miranda D’Amelio e Celeste Barsi, erano svanite nel nulla insieme a Guido Alatri, il loro affascinante maestro di musica di origini ebraiche. Partendo da quell’austera struttura religiosa, Anna, una pronipote di Celeste, riuscirà, tra colpi di scena e incredibili rivelazioni, a far luce sulle ragioni che costrinsero i tre a fuggire, facendo emergere dagli abissi del passato una verità scomoda e inquietante che rimanda agli anni del secondo conflitto mondiale. In una sorta di vorticosa caccia al tesoro, con una scrittura feroce ed elegante, l’autrice fa muovere i protagonisti del suo nuovo lavoro tra i vecchi vicoli della città barocca e lungo le coste frastagliate dello Jonio, tra le cui onde, come ammalianti sirene, sembrano ondeggiare sinuosamente amori e torbide passioni, menzogne e segreti, enigmi e messaggi in codice. Valentina Madonna da vita a un nuovo Mystery che s’ispira sfacciatamente alla produzione letteraria della sua scrittrice preferita, Agatha Christie.
In copertina un dipinto dell’artista Marco Tommaso Fiorillo

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domenica 12 aprile 2020

Ho sbagliato tutto perché lo vedevo con i miei occhi di Elisa Longo (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)






















Dopo Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia l’autrice racconta l’amore, la vita e gli sbandamenti rovinosi causati dalla perdita di punti di riferimento. Una poetica che celebra i tentativi, le scelte, le rinunce, gli inciampi immancabili del quotidiano. La poetica di Elisa Longo “... è un guardarsi dentro come solo modo di vedere il reale fuori.” Così scrive Enrico Marià nella prefazione. «I miei tentativi amorosi sono passati dal realismo estremo a scorpacciate di fantasia, ho iniziato a chiedermi se vediamo tutto e solo con gli occhi.»

Elisa Longo nasce a Tradate (VA) il 14 maggio 1974 da genitori pugliesi. Cresce e respira l’aria di Panni, un paesino a 801 m. s.l.m. del Subappennino Dauno. Si laurea in lingue e letterature straniere all’Università Cattolica di Milano. Scrittrice di racconti e poesie, partecipa alla prima lettura pubblica a novembre 2017. Il pubblico si incuriosisce e comincia a interessarsi alla sua poetica che sembra emergere dal nulla. A maggio 2018 vince il “No Lunch Poetry Slam” dell’edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano e comincia la sua collaborazione con alcuni poeti della scena milanese. “Non penso che la poesia debba essere rinchiusa nei salotti o essere letta solo nelle riviste letterarie. La poesia risuona per le strade, quando è viva dialoga con il panorama circostante. Vedere una donna passeggiare è poesia. Io scrivo una poesia del quotidiano e la metto a disposizione di chiunque voglia leggerla: nei salotti, nelle riviste poetiche, nei poetry slam o per strada.” Pubblica Buttate la poesia tra le gambe di una donna che passeggia, curata da Stefano Donno de I Quaderni del Bardo Edizioni, ad agosto 2018, in vendita in versione e-book. Il libro riscuote un grande successo. Pubblica, sempre con I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno, Come se qualcuno vi vedesse nudi, una raccolta di cinque racconti per parlare di sentimenti, in e-book a ottobre dello stesso anno e in versione cartacea ad agosto 2019. Impegnata nel sociale per la parità di genere, collabora come volontaria con le “Case delle donne”. Performer, alterna la lettura delle sue poesie con stralci di prosa, di brani cantati, cucendo un dialogo tra le arti per arrivare a un significato altro.

In copertina: Illustrazione di Alessandro Baronciani

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giovedì 9 aprile 2020

Poesie di Maurizio Leo ( i Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)

























“Ma d’imprese Maurizio Leo sa qualcosa. D’imprese culturali a tutto tondo, dall’albata degli anni ottanta a tutt’oggi, ne ha compiute tante: dalla scrittura (cronaca, prosa, poesia) all’editoria (preziose pubblicazioni a tiratura limitata), dai reading (nei pub e nei luoghi più disparati) all’ideazione (traversando tutti i passaggi sino alla “confezione” e distribuzione) di una rivista (Il Bardo) tutt’oggi (nonostante tutto e tutti) attiva a destare (prima) e mantenere viva (adesso) l’attenzione sul territorio… Imprese per la cui realizzazione c’è voluta un’immane fatica, con spendita di tempo e sacrifici personali, spesso sul punto di ritrovarsi da solo, che soltanto un’indomabile passione ha potuto sostenere.” (Vito Antonio Conte)
“Sono figure superstiti quelle che guardano se stesse in questa poesia di Maurizio Leo che sfilaccia il Novecento e s’insinua nei sotterranei di questo secolo nuovo, di questo nuovo millennio. I paesaggi sono pozzanghere. Le creature immobili. Le storie contratte. Il lessico essenziale, strizzato come straccio, sorvegliato come se volesse, potesse sottrarsi, sfuggire alla trama, addirittura al pensiero. Ogni poesia può essere l’ultima, diceva Bodini. Le parole s’ammutinano. Maurizio va oltre. Molto oltre. Non pensa, non dice che ogni poesia può essere l’ultima. Pensa e dice che è l’ultima, inesorabilmente.” (Antonio Errico)

Maurizio Leo (Lecce, 25 luglio 1959) vive a Copertino coltivando le sue grandi passioni: la scrittura, la poesia e la cultura locale, con una preferenza non latente per la Beat Generation, l'America e luoghi del Nord come Irlanda, Scozia e Germania. Autore di 11 pubblicazioni di poesia, Nel Luglio 2014 ha ricevuto il premio Millenium a ''L'Olio della Poesia'' di Serrano, anno nel quale fu premiato anche il noto cantante Vinicio Capossela 


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martedì 7 aprile 2020

Poesie di Eliana Forcignanò (I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)
























La poesia di Eliana Forcignanò è attraversata da un concerto di voci differenti che s’intersecano in un equilibrio armonico, oppure si puntellano a vicenda in un controcanto che dà al lettore un senso di vertiginosa precarietà, rispecchiando, in questo modo, l’esibito disagio interiore dell’autrice. (…) In questo suo continuo gettar semi per poi nasconderli, è come se l’autrice volesse invitare il lettore nel suo giardino privato, che è assieme lucente e tetro, e cioè nella parte di sé più segreta; ma poi è come se innalzasse attorno a quel giardino, per complicarne o comprometterne l’accesso, un intricato groviglio di rovi. (Simone Giorgino)

Eliana Forcignanò (Lecce, 1983) è laureata in Storia della Filosofia presso l’Università del Salento, con una tesi in Storia della filosofia antica sul pensiero politico di Platone. Collabora con testate giornalistiche cartacee e telematiche e, in virtù del suo interesse per la critica letteraria e la poesia, ha curato due saggi, rispettivamente sulla poetessa Claudia Ruggeri e su Vittorio Pagano, per l’antologia A Sud del Sud dei Santi (LietoColle, 2013). Nell’àmbito della scrittura poetica, la sua prima silloge è intitolata Fiato corto (LietoColle, 2011) cui è seguita D’abissi e rinascite (Spagine, 2014) e, più di recente, Guerrigliera (IQdB edizioni) che ha ricevuto una recensione sul mensile internazionale Poesia edito da Crocetti (Marzo 2016). Nel 2019 con Clueb pubblica Come sognava Jung. Male, miti e pulsione di morte dai testi originali delle Opere

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