mercoledì 5 giugno 2024

OTRANTO, IL PALINDROMO DEL TEMPO: a proposito di Singlossìa e di Sator di Francesco Pasca

I luoghi hanno parole che custodiscono il senso profondo, ancestrale, che stringono l’enigma e attendono il suo disvelamento per poi poterlo riproporre e riprendere ad attendere ancora un’interpretazione: un’interpretazione ulteriore. Le parole profonde di un luogo richiamano un’interpretazione infinita; intorno ad esse si forma una ragnatela di segni iconici, grafici, che riportano altri segni provenienti da una lontananza di tempo e di luogo o che ad una lontananza rinviano. (Antonio Errico)

Con scritti di R. Apicella, C. De Stasio, A. Errico, M. G. Lopardi, M. Nocera,

I Quaderni del Bardo / Spagine
Collana Universo Salento a cura di Angelo Sconosciuto e Istituto culturale Storia e Territorio





martedì 4 giugno 2024

SCHEGGE di Angelo Gaccione (collana Dissensi a cura di Donato Di Poce per i Quaderni del Bardo)

(…) Ma la motivazione decisiva che ha indotto Gaccione a scrivere aforismi, anzi a scrivere tout court, è – io penso – quella etica. Sappiamo bene che ogni autentico scrittore prende la penna in mano solo quando ha qualche cosa da dire, senza indulgere a quegli sterili lenocini che tanto spesso ci vengono inflitti da autori meno avvertiti – fermo restando, naturalmente – che il magistero stilistico è fra quelle cose che rientrano nell’irrinunciabile bagaglio di ogni autore degno di questo nome (Amedeo Ansaldi)

Narratore e drammaturgo, Angelo Gaccione è nato a Cosenza. Ha pubblicato numerosi libri di saggi, racconti, fiabe, aforismi, raccolte poetiche e testi teatrali.