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lunedì 28 ottobre 2019
I QUADERNI DEL BARDO | CASA EDITRICE | EDIZIONI STEFANO DONNO |EDITORE DI POESIA SAGGISTICA E NARRATIVA | PagineSI!
I QUADERNI DEL BARDO | CASA EDITRICE | EDIZIONI STEFANO DONNO |EDITORE DI POESIA SAGGISTICA E NARRATIVA | PagineSI!: La casa editrice i Quaderni del Bardo Edizioni dell’Editore Stefano Donno, si occupa di narrativa, saggistica e poesia.
La casa editrice i Quaderni del Bardo a Lecce, ha una particolare attenzione per la poesia contemporanea pubblicando autori nazionali e internazionali di alto profilo.
La casa editrice i Quaderni del Bardo a Lecce, ha una particolare attenzione per la poesia contemporanea pubblicando autori nazionali e internazionali di alto profilo.
Il venditore di Stelle di Oleksandr Irvanets (I Quaderni del Bardo Edizioni)
“In un’intervista rilasciata nell’aprile
del 2016, Irvanets afferma che in gioventù era molto lirico, scriveva bei versi
d’amore; poi il vino è diventato aceto: la satira ha preso il sopravvento. Ha
acquisito l’immagine sociale dell’umorista, dell’uomo dalla parola aspra. I
talenti poetici si dividono in diversi segmenti. Irvanets non si può definire
un poeta cantore: anche nelle liriche amorose talora introduce note
sarcastiche. La vena lirica pare essersi seccata, mentre si è sviluppata quella
sarcastica, che ha preso il sopravvento su tutto (cura e traduzione di Paolo
Galvagni)
Oleksandr Irvanets è nato nel 1961 a
L’viv, importante centro culturale dell’Ucraina sud-occidentale. È cresciuto a
Rivne. Nel 1980 si è diplomato all’Istituto Pedagogico di Dubno, nel 1989
all’Istituto letterario di Mosca. Dal 1993 risiede a Irpen’ nei pressi di Kyïv.
Ha pubblicato la prima poesia nel 1979.
giovedì 17 ottobre 2019
Di me e degli altri di Lucia Iovino (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)
(collana Z a cura di Nicola Vacca) “Una
mano vi accarezza il viso, vi rilassate, vi piace, sorridete; improvvisamente
quella mano vi dà uno schiaffo che vi stordisce, mai riuscirete a spiegarvi il
perché di quel gesto. La poesia di Lucia Iovino è così: una carezza e una
sberla, un’illusione che diventa improvvisamente disillusione, o meglio,
consapevolezza della realtà. I versi sono composti di parole semplici. Poesia
nostalgica, poiesi di uno spirito che si sofferma sull’esperienza, e in questa
ricerca del senso del passato si comprende il viaggio linguistico dell’autrice.
Il suo pellegrinaggio nella vita la porta a riscoprire l’esistenza, a regredire
per un attimo allo status di Alice, la quale dopo aver attraversato il paese
delle meraviglie ritorna alla realtà abbacinata da una luce che rende meno
spaventose le ombre della vita. Siamo di fronte a versi stoici, in cui la
tranquillità e l’equilibrio delle parole riescono a conferire un sentimento di
soddisfazione in chi legge; soddisfazione per aver vinto o perso con onore, con
pazienza e perseveranza.” (Martino Ciano)
Lucia Iovino è nata a Torre Annunziata. Ha
lavorato nella scuola ma la poesia è da sempre la sua passione. Questo è il suo
primo libro.
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Il cancello ovvero: Ed(essa) è altrove di Francesco Pasca (I Quaderni del Bardo Edizioni per Amazon)
"Alma e Alvise si amano. Il loro è un
amore che appare come un'eterna rincorsa verso qualcosa di indefinito. Dalla
piazza di Barbarano, piccola frazione di Morciano di Leuca, ha inizio una
storia densa di enigmi che affascinano il lettore. Il topos letterario che
emerge nel nuovo lavoro di Francesco Pasca si riconosce nell'abilità propria
dell'autore nel plasmare la parola e darle una forma nuova. Stile, sintassi,
retorica hanno un sapore diverso nei suoi romanzi dove prosa e poesia si
sposano in un sortilegio che incanta. Tra le pagine de "Il cancello",
libro appassionante perché mantiene vive le domande esistenziali, il Sud è solo
un pretesto per raccontare uno stato d'animo convulso, complesso, astruso e
straordinario come quello dei protagonisti." (Dall'introduzione di Paola
Bisconti)
FRANCESCO PASCA è nato a Sanarica (Lecce)
l'undici di giugno del 1946. Vive a san Pietro in Lama (Lecce). Nelle Arti
Visive partecipa dal 1963 con contaminazioni che spaziano dal neocostruttivismo
all'informale e con performance gestuali e visive.
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